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Belli questi fiori autunnali. Ricordo che anche in Valle da me era tutto colorato di queste margherite viola/lilla tra fine settembre e inizio ottobre. Qui all’Eremo ElGram ne ho trovate un po’ di piante lungo il vialetto superiore che conduce al campo da bocce.


NOTA FEBBRAIO 2024: Ho osservato che forse qualche pianta è anche presente vicino al fico, dove ci sono i CRISANTEMI. Non sono certo sia possibile, ma forse alcune piantine si sono ibridate, poichè ci sono fiori misti giallo/viola. Approfondirò.


👁‍🗨 CHECK 02-2024: 🟢


 

 

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Aster

Astro (nome scientifico Aster L., 1753) è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, dall’aspetto di piccole erbacee annuali o perenni dalla tipica infiorescenza simile alle margherite.

Etimologia

Il nome del genere (Aster) deriva dal greco e significa (in senso ampio) “fiore a stella”. Fu introdotto da Linneo ma sicuramente tale denominazione era conosciuta fin dall’antichità. Dioscoride fa riferimento ad un Astro attico (un fiore probabilmente dello stesso genere).
Il nome scientifico attualmente accettato (Aster) è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione ”Species Plantarum” del 1753.
La specie tipo per questo genere è Aster amellus L. (1753).

 

Usi

Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

Farmacia

Le foglie di alcune specie del genere Aster hanno (secondo la medicina popolare) le seguenti proprietà:

  • antinfiammatoria (attenua uno stato infiammatorio);
  • antitosse;
  • depurativa (facilita lo smaltimento delle impurità);
  • emostatica (blocca la fuoriuscita del sangue in caso di emorragia);
  • espettorante (favorisce l’espulsione delle secrezioni bronchiali).

Giardinaggio

Sono piante molto ornamentali per cui sono coltivate nei giardini. La moltiplicazione può avvenire per divisione dei cespi in autunno, o per seme in primavera.

Storia

Il primo riferimento ad un fiore di questo genere (Aster amellus) si trova nel poema Georgiche (Libro IV, 271-280) del poeta latino Publio Virgilio Marone (70 a.C. – 19 a.C.):

«… est enim flos in pratis, cui nomen “amello” fecere agricolae…»

Dopo l’Astro attico cui fa riferimento Dioscoride (40 circa – 90 circa), medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò a Roma ai tempi dell’imperatore Nerone, abbiamo la voce “Astro” (come sinonimo di Asterischi) redatta dal padovano Cassinis nel 1726 in riferimento ad un fiore denominato Astro annuo adorato di Candia. È comunque con Carl von Linné, nel 1753, che il termine Aster entra definitivamente nella tassonomia botanica.

Una delle prime specie a essere importate in Europa (dall’America) è Aster tradescanti nel 1633. Ma già nel 1770 nel dizionario del giardinaggio di Dicks si indicano in una trentina le specie di Aster presenti nei giardini inglesi e quindi europei. Si deve precisare comunque che molte di queste specie sono passate ad altri generi (ErigeronKalimerisLinosyris, e altri ancora) come il gruppo di piante denominate anticamente “Astri della Cina” (Callistephus chinensis).

FONTE