Posso contare solo su me stessa. In realtà si può sempre collaborare con gli altri. Questo pensiero disfunzionale – spiega Maria Beatrice Toro – può portare a un atteggiamento chiamato Autonomia compulsiva. Non si vuole dipendere da nessuno ma è in definitiva un atteggiamento onnipotente e poco realistico.

Nella vita vince sempre il più forte.  In realtà, la vita è un gioco senza vincitori né vinti. Questo pensiero è comune alle persone ansiose, che pensano di doversi sempre difendere. Non è completamente falso, ogni tanto bisogna difendersi. – spiega la psicoterapeuta –  Ma non deve diventare un’ossessione.

La mia vita non va bene perché non ho raggiunto i risultati che volevo. La vita è un’esperienza, non una prestazione. Questa pensiero è frutto di un severo giudice interno. Attenzione a non confondere i propri obiettivi con le aspettative degli altri. Quando un obiettivo origina dai propri desideri profondi – spiega la psicoterapeuta – è già bello camminare in vista di esso. Poi realizzarlo dipende da moltissime cause e condizioni e… non è così importante.

La mia vita è passata, non mi aspetto nulla dal futuro. Questa è una credenza malinconica e deprimente senza alcun fondamento. Ci rinnoviamo con ogni respiro e battito di ciglia – spiega Maria Beatrice Toro – l’unica realtà è quella che si sta vivendo adesso e si proietta naturalmente nel futuro momento dopo momento. È sempre tutto inedito.

Dovrei sapere dove sto andando esattamente. Anche questo è un pensiero disfunzionale. Spesso per capire che strada si è intrapresa bisogna semplicemente andare avanti, leggendo i segnali che la realtà ci restituisce. Non sempre il disegno è chiaramente leggibile – spiega la psicoterapeuta –  bisogna saper ‘unire i puntini’.

Il lavoro e lo studio sono attività spiacevoli. Si tratta di un pensiero comune a chi si sente facilmente colpevole: lavorare, studiare o prendersi cura di qualcuno sacrificando i propri bisogni diventa infatti una sorta di espiazione. Se non si soffre, c’è qualcosa che non va. tale pensiero andrebbe riformulato così – spiega la psicologa – ‘tutto ciò che faccio è fonte di gratificazione se seguo il flusso’.

Sono bloccata e non trovo l’idea giusta. Anche questo è un pensiero limitante. Il dialogo interiore è incessante – spiega la psicoterapeuta – bisogna lasciare che emergano idee e non aver paura di esplorare mentalmente fantasie e scenari nuovi.

 

di FRANCESCA GASTALDI

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