Da un paio di settimane alcuni esemplari di bellissimi fringuelli hanno iniziato a cibarsi alla mangiatoia dell’Eremo ElGram! In realtà sul piano con semi, pastoncino e palle di grasso vanno poco… preferiscono mangiare quanto le cince e gli altri frequentatori gettano a terra durante passaggi e baruffe!

 

 

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Fringuello (Fringilla coelebs)

Il fringuello (Fringilla coelebs) è una delle specie di Fringillidi più comune e presente tutto l’anno nelle nostre regioni. È un passeriforme di piccola taglia (15 cm circa) e ha un’apertura alare tra 24 e 28 cm. Questa specie si caratterizza per uno spiccato dimorfismo sessuale: il maschio è colorato di rosso sul petto e mostra un piumaggio azzurro-grigio sul capo e sul dorso; le ali presentano penne bianche e nere con una porzione gialla molto appariscente. La femmina è caratterizzata da colori più mimetici, dal marrone al grigio. Il canto è particolarmente potente e squillante, con un trillo inconfondibile. Vive nelle campagne alberate, nelle aree urbanizzate con parchi e giardini e in vari ambienti boschivi (latifoglie miste e conifere fino a 1600- 1700 m di quota). Nidifica sugli alberi alla biforcazione dei rami, tra aprile e ottobre. Si nutre principalmente di invertebrati e di semi soprattutto nel periodo invernale. Il maschio lo si può osservare facilmente poiché sovente si posiziona sui rami sporgenti per cantare e segnalare così la sua presenza.

FONTE


Fringilla coelebs

Il fringuello (Fringilla coelebs Linnaeus, 1758) è un piccolo uccello passeriforme della famiglia Fringillidae.

Etimologia

Il nome scientifico della specie, caelebs, deriva dal latino e significa “celibe”, in quanto Linneo notò che le femmine della popolazione svedese tendevano a migrare a sud alla fine dell’autunno, lasciando i maschi da soli ad affrontare i rigori dell’inverno.

Rapporti con l’uomo

Da sempre i fringuelli (in particolar modo i maschi) sono stati apprezzati come uccelli da gabbia per il canto melodioso ed i colori vivaci; nelle Fiandre e nei Paesi Bassi sono protagonisti del tradizionale vinkenzetting, in cui i maschi si sfidano nell’emettere il maggior numero di richiami in un’ora.

Considerato l’esteso areale occupato dalla specie e la sua relativa abbondanza numerica (fatte salve le popolazioni insulari, da sempre più vulnerabili rispetto a quelle continentali ai cambiamenti di un habitat ristretto), questi uccelli vengono considerati come a rischio minimo dall’IUCN.

In Italia il fringuello è una specie protetta, in quanto patrimonio indisponibile dello Stato: l’abbattimento è punibile con pene pecuniarie, che divengono penali qualora gli esemplari abbattuti siano in numero superiore a 5

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