Bellissimo rapace che popola il cielo sopra l’Eremo ElGram! Ad oggi sono riuscito a fotografare bene solo le poiane… ma rimedierò! 


Un visitatore prettamente estivo del fiume è il nibbio bruno. Presente in Europa, Asia ed Africa, è una specie migratrice proveniente dall’Africa Sudsahariana, che visita le nostre regioni durane la tarda primavera per nidificare e allevare i piccoli. Il nibbio bruno (Milvus migrans) sembra essere in forte espansione negli ultimi anni; in Piemonte sono noti ormai moltissimi siti di nidificazione, nei pressi dei fiumi, laghi e altre piccole aree umide. Di medie-grandi dimensioni (55 – 65 cm di altezza e apertura alare di 140 – 150 cm), ha la coda forcuta, la testa grigio chiara, mentre il resto del piumaggio è bruno scuro. Le remiganti primarie sono bruno-nere con barrature accennate. Durante il volo il nibbio muove frequentemente la lunga coda che usa come un timone per imprimere la rotta. Costruisce il nido su alti alberi, come pioppi o salici lungo le sponde di corsi d’acqua o in boschi di pianura vicini ad aree umide. Il nido è una piattaforma di rametti, in cui vengono deposte 2 – 3 uova. I piccoli dopo 40 – 45 giorni di vita sono già in grado di volare. Il nibbio è un predatore occasionale, che caccia in volo planato, tuttavia preferisce nutrirsi di animali morti o rubare le prede ad altri animali. Per questo motivo è molto diffuso anche presso le discariche. Un’altra specie di nibbio è occasionalmente avvistabile nelle nostra regione e nell’area del Parco della Dora: il nibbio reale (Milvus milvus). Dalle dimensioni maggiori e dai colori più appariscenti (coda arancione scuro, ali con una barra bianca evidente, testa grigia), questa specie è diffusa in tutta l’Europa centrale e sembra in espansione anche sul nostro territorio.

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