Una settima di osservazioni sul comportamento degli uccelli e si inizia con le prime modifiche per rendere sempre migliore la vita dei cippidi… e anche la mia, ottimizzando tutte le operazioni routinarie.

Agosto 2021

Per prima cosa ho acquistato due luci led da 400 watt con sensore crepuscolare, sensore di movimento e celle solari per ricaricare la batteria al litio. L’idea è che se gatti o altri animali ronzeranno intorno alla voliera di notte, le luci si accenderanno e tra luce e trambusto degli uccelli, li faranno scappare.

Poi le mangiatoie a parete per semi e pastoncino sono troppo piccole per 115 uccelli. Ti obbligano a ricaricarle almeno ogni due giorni. Così ho pensato di costruire dei dispenser con tubi arancio per edilizia in pvc da 100 e da 80, chiusi da sopra con un coperchio aerato (così da evitare condensa) e che si riempiranno per gravità man mano che gli uccelli mangiano i semini e gettano a terra la pula.

Per il momento ho poi ripristina il dispenser per l’acqua, posato su uno sgabello in modo che si sporchi meno e ho messo dei sassi nei bagnetti così da agevolare l’uscita degli uccelli dopo il bagno (purtroppo uno è affogato forse impanicatosi per le pareti lisce della vasca).

Infine ho inserito due termometri per sapere la temperatura nella zona invernale semichiusa e in quella estiva aperta e ho costruito una sorta di sifone per gettare l’acqua sporca lontano dal basamento in cemento della voliera, sulle radici di un nocciolo. Ma questa soluzione è da migliorare.

Settembre 2021

Nuove migliorie di alto livello. Posso dire con soddisfazione che, salvo ottimizzare la coibentazione per l’inverno, ormai la voliera rispecchia quanto progettai mesi fa.

Ho portato l’acqua potabile e fissato un doppio rubinetto con portagomma. Ho portato l’impianto elettrico rispettando le norme di sicurezza con due prese + schuko a tenuta stagna. Ho modifcato un vecchio bidone aspiratutto per pulire rapidamente pula dei semi e guano (che poi getterò nei contenitori per il compost domestico). Ho acquistato un baule da esterno dove conservare l’attrezzatura e poi ho finalmente realizzato il “beverino semi-automatico” che studiavo da un po’: tubi da edilizia diametro 50 mm in parte tagliati in senso longitudinale, attrezzati con dei posatoi di una vecchia voliera e collegati con una valvola allo scarico sulle radici del nocciolo. Ho infine chiesto all’impresario edile di chiudere con blocchetti di cemento arricciati lo spazio che permetteva il collegamento tra l’area barbecue e quella voliera, così da impedire che piume e pula possano sporcare/disturbare.

Ora non rimarranno che piccoli adattamenti e migliorie studiate giorno dopo giorno, mano mano che si presentano problematiche gestionali. Ma siamo a buon punto. Credo che così i cippidi abbiamo un’autonomia di un mese a livello cibo e di dieci giorni a livello acqua.

 

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Il 26/9/21 ho cambiato la valvola all’impianto degli abbeveratoi (questa è apposita, da 1 pollice e 1/2, non come la soluzione artigianale adottata prima) e poi ho montato dei fogli di policarbonato alveolare e solido (simil vetro) per preparare la voliera alle piogge autunnali e al freddo invernale… manca poco! 😉

 

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Gennaio 2022

Il 23/01/22  ho smontato l’impianto abbeveratoio e ho montato un abbeveratoio standard per galline. Il problema è che i diamantini lo riempivano di fieno e di spighe di panico, probabilmente per ammorbidire gli steli e poterli modellare nel nido.

 

 

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Aprile 2022

Il 15/04/22 pare sia finito l’inverno dopo 15 giorni folli con nevicate, piogge e raffiche di vento a 120 Km/h. Le temperature ora sono miti e così ripristino l’impianto dell’acqua, tolgo i pannelli in plexiglass a protezione dal freddo e aspiro/lavo a fondo/disinfetto con l’olio di neem tutta la voliera. In vista del prossimo acquisto di tre o quattro quiagliette (Ary vorrebbe le uova e io finalmente potrò testare se dopo i passeri del giappone baby sitter avrò anche chi pulisce un po’ meglio il fondo della voliera, evitando gli sprechi dei diamantini spreconi!) sposto gli arredi interni e li predispongo per i nuovi ospiti. Taglio con il flessibile un vaso capovolto come nido, appoggiato su una base di legno per isolarlo dal pavimento e con un po’ di fieno dentro. Creo una scaletta in pietra per accedere all’acqua dal pavimento della voliera. Comunque stanno tutti benissimo e ci sono tanti piccoli che si stanno piumando!

 

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Dicembre 2023

Non ho più scritto… perchè si è fermato tutto causa latitanza dell’impresa edile, che doveva in primavera farmi il battuto in cemento per estendere la voliera e, ad oggi, non ha ancora ultimato il lavoro. Nel frattempo la voliera funziona perfettamente e i diamantini (e la quaglia superstite) vivono serenamente e in salute. Per l’inverno l’ho coibentata tutta con il policarbonato e ho acceso (col timer) una lampada a infrarossi in centro per scaldare un po’ nelle notti più rigide.

Ho già studiato tutta una serie di modifiche per migliorarla ulteriormente… ho già anche comprato del materiale, ma sino a quando l’impresa non finisce è tutto fermo.